Panorama

Parrocchia di s. Isidoro
e della b.v. del Penzale

QUANDO NASCE PENZALE?

La storia della Parrocchia del Penzale può essere considerata molto breve, ma anche tanto lunga. Penzale è infatti diventata parrocchia nel 1949, meno di sessanta anni fa, ed è quindi molto più giovane delle Parrocchie site entro le mura di Cento, San Pietro e San Biagio (www.parrocchiasanbiagio.org), che possono vantare centinaia di anni. La comunità cristiana stretta attorno a Penzale rivela invece una storia molto più lunga se si pensa alla chiesa in cui ancora oggi si svolgono le nostre assemblee liturgiche.

La chiesa sorge a partire dal 1633 in una zona, da tempo detta del Penzale (una via de Pinçali compare negli Statuti di Cento del 1328; nell’estimo di Cento del 1393 si trova più volte utilizzato il toponimo, dove prima erano localizzati solo piccoli oratori, tra i quali il più noto e meglio conservato è la Crocetta (www.crocetta.net). In una sorta di rudimentale “dichiarazione dei redditi” medievale, l’estimo, Giovanni di Giacomo di Guglielmo, di anni 50, dichiara di possedere “Ad Pinçale” mezza tornatura di bosco che non vale nulla; con lui molti altri dichiarano di possedere terreni a Pinçale; il toponimo è quindi già presente alla fine del 1300.

Fonte: "R. DONDARINI, Istituzioni, società, beni collettivi in un territorio in trasformazione: il Centopievese nei secoli XII-XIV", Comune di Cento; Ferrara 1988, p. 348

La chiesa, eretta a quanto pare sulla scia di una devozione particolarmente intensa ad una immagine di Maria, ancora oggi conservata in un altare laterale, diviene sede di un cappellano curato, un sacerdote cioè dipendente da un parroco – quello di San Biagio – risiedono fuori delle mura della città. Si forma così un nucleo comunitario attorno alla Chiesa (a Penzale non si viene battezzati, perché questo resta un diritto della chiesa parrocchiale di san Biagio, ma ci si confessa, ci si comunica, si va a messa, si mandano i bambini “al catechismo”, e – infine - si è accompagnati al camposanto – originariamente contiguo alla chiesa, e spostato solo nell’Ottocento). La chiesa, oltre a raccogliere la devozione verso l’immagine mariana, è ben presto intitolata anche a s. Isidoro, di Madrid, contadino sposato dell’XI secolo, canonizzato allora da poco (1622), circostanza che spiega bene verso quali fedeli fosse rivolta allora l’impegno pastorale del cappellano curato.


TRA IERI E OGGI

La forma attuale della chiesa è molto più tarda; il campanile fu aggiunto agli inizi del Settecento, per l’allargamento a tre navate ed il prolungamento si dovrà aspettare la seconda metà dell’Ottocento. Attorno alla Chiesa si era andata formando una solidarietà di famiglie; per esempio dagli inizi del Settecento in poi la Compagnia del Santissimo sosteneva oneri economici e di servizio, aiutando il cappellano curato e facendosi carico di interventi importanti. A questa comunità dei parrocchiani di S. Biagio, ma “fuori le mura”, che nel tempo era diventata una quasi-parrocchia con caratteristiche decisamente contadine, nel 1949 si decise di concedere la dignità di parrocchia. Non molto dopo, con le trasformazioni dell’espansione economica degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso questa differenza tra città e campagna cominciò a scomparire, mentre a cavaliere del terzo millennio Penzale è diventata l’area di maggiore crescita demografica di Cento. Ad altri il giudizio se questa divisione in tre parrocchie centesi, a meno di sessanta anni della creazione della terza, abbia ancora una ragione d’essere. Senz’altro, Penzale mantiene ancora oggi un suo profilo tutto particolare, che se ancora in parte contadino (per la generazione più adulta) diviene sempre di più quello di una parrocchia di nuovi arrivati, di famiglie giovani, di immigrati dall’Italia e da fuori Italia, da paesi cristiani e non...

Il maggiore esperto di storia della parrocchia di Penzale è Berardo Balboni, membro della Compagnia del Santissimo. Le informazioni qui presentate sono tratte in gran parte da suoi studi inediti, che si spera un giorno di poter pubblicare in un libro. Per apprezzare la sua competenza, si può leggere il suo “Brevi note sui legami tra la Confraternita della Santissima Croce di Cento e l’oratorio della Crocetta di Penzale con particolare attenzione al sec. XVIII”

Fonte: "L’oratorio della Crocetta. Scoperte e prospettive di ricerca", a cura di S. Foresti – R. Lambertini, Cento 2005, pp. 97-111